Il 12 dicembre dello scorso anno si è conclusa a Parigi la conferenza mondiale sul clima che ha visto 195 paesi discutere sulle misure da mettere in atto per preservare il nostro pianeta dai cambiamenti climatici in atto negli ultimi decenni.
Le conclusioni dell'assemblea sono state definite da più parti come storiche soprattutto in virtù del fatto che tutti i partecipanti per la prima volta hanno trovato un accordo vincolante.
I principali punti del documento finale sono 4:
- mantenere l'aumento della temperatura al di sotto dei 2 gradi facendo di tutto per ridurne il limite a 1,5
- arrestare l'aumento dei gas serra e organizzarsi per arrivare nella seconda metà del secolo ad un livello di emissioni che possa essere assorbito naturalmente dal pianeta
- controllare i progressi ottenuti ogni 5 anni con conferenze analoghe
- versare un contributo economico ai paesi più poveri per aiutarli ad introdurre fonti energetiche più pulite
L'accordo rappresenta un compromesso giudicato "accettabile" da quasi tutti e media le posizioni dei paesi sviluppati e quelle dei paesi in via di sviluppo (Cina e India in primis) o produttori di combustibili fossili (carbone e petrolio).
Dal nostro punto di vista c'è da essere soddisfatti visto che ancora una volta si è messo in luce come sia importante limitare l'utilizzo di prodotti realizzati in plastica (materia prima derivata dal petrolio) e soprattutto prevederne uno smaltimento "virtuoso".
La plastica può essere facilmente riciclata purtroppo però ancora oggi viene troppo spesso smaltita negli inceneritori (si producono gas) o peggio ancora in discarica.
Il vantaggio dei prodotti biodegradabili e compostabili da questo punto di vista è notevole, speriamo che sulla scia della conferenza di Parigi si spinga sempre di più sull'introduzione di stoviglie bio e compostabili soprattutto nelle strutture pubbliche (mense di scuole, ospedali....)
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